QUANTO COSTEREBBE UNA PIZZA MARGHERITA se usassimo gli ingredienti migliori?
La pizza Margherita, simbolo intramontabile della cucina napoletana, è un piatto che ha attraversato i secoli con la semplicità dei suoi ingredienti: acqua, farina, pomodoro, mozzarella, basilico e un pizzico di sale. Eppure, nel cuore di questa tradizione popolare, si cela una domanda che, a ben vedere, non smette di suscitare dibattiti tra gourmet e appassionati: quanto può costare una Margherita preparata con ingredienti di prima scelta?
In questi giorni abbiamo deciso di intraprendere un gioco di precisione, un esperimento che sfidasse le convenzioni e mettesse alla prova la mia curiosità. Ci siamo immersi in un mondo di ingredienti esclusivi, quelli che, rappresentano l’eccellenza gastronomica del nostro paese, e li abbiamo applicati all’antica ricetta della pizza napoletana, quella autentica, per una sola persona.
Ecco i numeri del nostro esperimento, i numeri che raccontano la poesia nascosta dietro la semplicità di ogni ingrediente.
Ingredienti della Margherita per 1 persona:
• 87 ml di acqua
• 150 g di farina
• 10 g di olio extravergine d’oliva
• 120 g di passata di pomodoro
• 100 g di mozzarella di bufala
• 10 g di lievito
• 2 g di sale
• 5 foglie di basilico fresco
Per dare forma a questo capolavoro, abbiamo scelto i migliori ingredienti in circolazione, e i numeri parlano chiaro. A partire dall’acqua, l’elemento più semplice ma fondamentale, scelta tra le acque minerali più pure, che costa 0,45 € al litro. La farina, un prodotto d’eccellenza che trova il suo apice a 2,00 € al kg. Il cuore della Margherita, l’olio extravergine d’oliva, è un frutto dell’arte olearia italiana, con un costo di 13,50 € al litro per il miglior olio, quello 100% italiano.
La passata di pomodoro buona, con la sua freschezza inconfondibile, viene a costare 1,80 € per 500 g. Per quanto riguarda la mozzarella, il vero re della pizza, ho scelto la Mozzarella di Bufala DOP, con un prezzo di 22,50 € per un kg, ma il suo impatto in questa pizza è indimenticabile. Il lievito? Non il classico lievito industriale, ma una pasta madre da 500 g al prezzo di 13,70 €. Il sale, infine, scelto tra i più pregiati, arriva da un’incantevole salina e costa 2,99 € per 300 g. Il basilico di Pra, aromatico e profumato, completa il quadro con un prezzo di 2,40 € per 100 g.
A questo punto, armati di calcolatrice e con una certa ansia da perfezionismo, abbiamo moltiplicato, diviso, sommato, per scoprire l’esito finale.
Il totale di una Margherita con ingredienti di altissimo livello supera di grand lunga le 4,50 euro.
Un importo che potrebbe sembrare paradossale rispetto alla qualità dei prodotti scelti. Ma ecco il punto cruciale: questi sono i costi al dettaglio, quelli che un ristoratore non affronta quando acquista all’ingrosso. Le quantità, infatti, sono ridotte, ma la qualità non mente. Ciò che stupisce è che, sebbene gli ingredienti siano di primissima scelta, la Margherita perfetta, quella preparata con passione e dedizione, raggiunge un prezzo che non arriva nemmeno a cinque euro. Un prezzo che, sebbene basso rispetto alla straordinarietà della materia prima, non può che far riflettere sul valore del lavoro del pizzaiolo, il quale, pur avendo accesso agli stessi ingredienti, non compra mai a questi prezzi.
La domanda che sorge spontanea, dunque, è: quanto dovrebbe costare una pizza Margherita in pizzeria? Quanto vale davvero una pizza che, con l’uso di ingredienti “poveri” ma di alta qualità, riesce a trasmettere tutta l’arte di un mestiere secolare?
La risposta non è semplice. Una pizza Margherita che sfrutti materie prime eccellenti ma che venga venduta a prezzi contenuti, rischia di non valorizzare il lavoro del pizzaiolo e il processo di trasformazione che trasforma gli ingredienti in un capolavoro. Ma è altrettanto vero che una pizza, fatta con ingredienti “modesti” ma genuini, può tranquillamente rimanere sotto i cinque euro, pur conservando intatto il legame con la tradizione.
E così, il mistero del prezzo giusto per una pizza Margherita rimane intatto, come il fascino di una ricetta che, per quanto semplice, non smette mai di sorprenderci. In fondo, si sa: la bellezza della pizza è che, pur nella sua essenza popolare, è sempre capace di trasformarsi in un’opera d’arte.
(esperimento ispirato da un post sul web)