Questa è la cinquecentesima pizza
Cinquecento assaggi dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, ognuno un frammento di un viaggio che ha attraversato l’Italia, dalla Sicilia alle vette delle Alpi. Ho assaporato il cuore pulsante di 130 pizzerie, ognuna custode di un mondo che non si esaurisce nell’impasto e nel condimento, ma che si fa custode di una cultura, di un’artigianalità, di una geografia che cambia di regione in regione.
Dalla scioglievolezza della pizza napoletana, verace come il mare che l’abbraccia, alla croccante pizza contemporanea PUGLIESE, che sa di STORIA e PASSIONE, fino all’originalità delle varianti regionali, che sanno mischiare con disinvoltura i sapori della tradizione con quelli della modernità. Ogni trancio è stato un piccolo atto di poesia, un gesto che sa di radici e di innovazione, di convivialità e di passione.
La pizza, alimento semplice ma immenso, è stata la mia guida in un’Italia che non è solo la somma delle sue bellezze naturali, ma è soprattutto quella di un’identità che trova nella cucina il suo linguaggio più universale. Tra il lievito che cresce e il forno che sfrigola, ho imparato che ogni pizza racconta una storia, ogni pizzeria è un microcosmo dove si incontrano il passato e il presente, e ogni morso è un piccolo atto di amore, di quella generosità che rende l’Italia un paese che sa accogliere chiunque.
A chi mi chiede quale sia la pizza migliore, rispondo che la vera bellezza sta proprio nella varietà, nella capacità di ogni angolo di questa nazione di reinventare un piatto che, nel suo essere semplice, diventa emblema di una cultura straordinaria, in cui ogni trancio, a modo suo, è perfetto.