Uovodiseppia Milano: il bistrot siciliano che porta il mare tra i grattacieli di Porta Nuova
C’è un nuovo colpo da segnalare sulla mappa gastronomica di Milano, e questa volta il colpevole ha un nome evocativo: Uovodiseppia. Il bistrot dello chef Pino Cuttaia, due stelle Michelin, in tandem con l’imprenditore Vittorio Borgia, è l’ultimo gioiello da scoprire nel cuore pulsante di Porta Nuova, proprio mentre la città si prepara alla febbre del Salone del Mobile.
Location elegante, dal design sofisticato e dall’identità chiara, Uovodiseppia è molto più di un ristorante: è un manifesto. Quello di una cucina siciliana autentica, che non si piega alla moda, ma detta le sue regole con grazia e consapevolezza. Qui la Sicilia non è folklore, ma sostanza, profondità, memoria e innovazione.

Il progetto nasce da un incontro che sa di affinità elettive: da una parte Cuttaia, maestro della narrazione culinaria mediterranea; dall’altra Borgia, imprenditore visionario alla guida di un gruppo da oltre 12 milioni di euro di fatturato, con 13 locali tra Milano e Palermo. Insieme hanno creato un luogo dove il mare è orto, il territorio è sacro e la stagionalità è legge.
In menu? Piatti che parlano il dialetto del Sud ma con la grammatica di un bistrot contemporaneo. Un equilibrio perfetto tra sostenibilità e gusto, pensato per chi cerca un’esperienza sincera e raffinata. Il tutto in via Amerigo Vespucci 11, dove l’aperitivo incontra l’alta cucina, e la pausa pranzo può trasformarsi in un viaggio sensoriale.
Uovodiseppia è aperto dal lunedì al sabato, dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 18.00 alle 23.00. Un indirizzo da segnare in agenda, specie se siete alla ricerca di autenticità e bellezza, di quella cucina che non fa rumore ma lascia il segno.
A Milano, da oggi, c’è un angolo di Sicilia che profuma di mare e di futuro.